Se questa è Europa: ad Atene metà della popolazione senza riscaldamento
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Una scelta obbligata per le famiglie della metropoli europea, che a causa delladevastante crisi - accentuata dalle politiche di austerità draconiana imposte da Fondo monetario internazionale, Commissione europea e BCE - si sono trovate costrette ad armarsi di coperte e doppi maglioni. L’allineamento del costo del combustibile domestico rispetto a quello della benzina - ordinato proprio per perseguire ad ogni costo la stella polare del rigore di bilancio - ha contribuito in modo decisivo ad aggravare la situazione. E a far spegnere gli interruttori delle caldaie.
Il direttore dell’EPA della regione ateniese, Christos Balaskas, ha sottolineato inoltre all’agenzia di stampa Ana che la cifra risulta in enorme ascesa rispetto a quella registrata lo scorso anno, quando non si era superata la percentuale (peraltro già all’epoca incivile) del 33%.
È utile ricordare come ad Atene abiti circa un terzo del totale della popolazione nazionale (pari complessivamente ad 11 milioni di persone). Significa che, facendo un calcolo approssimativo, sono quasi 2 milioni i cittadini greci che stanno passando l’inverno al freddo.
E a perderci è perfino l’ambiente: pur di tentare di scaldarsi, molti ateniesi hanno ricominciato a bruciare legna. Il che - riferisce l’agenzia francese AFP - ha fatto aumentare fortemente il tasso di inquinamento atmosferico cittadino, soprattutto nelle giornate più fredde.
È questa l’Europa che vogliamo?