Pecore e lupi - di Marco Cedolin
-
/http%3A%2F%2Fwww.informazione.tv%2Fimg%2Fpublic%2Fpecore-e-lupo.jpg)
Anno dopo anno, prima lentamente, poi a ritmo sempre più incalzante, si è assistito all’annientamento dei diritti dei cittadini, all’eutanasia del sistema lavoro, allo smantellamento di un sistema sociale consolidato, alla precarizzazione di qualsiasi rapporto esistente fra l’essere umano e la realtà nella quale egli si trova ad interagire....
I giovani si ritrovano oggi nell’impossibilità di costruire un futuro, sulla falsariga di quanto hanno fatto i loro nonni ed i loro genitori. Manca qualsiasi prospettiva occupazionale che consenta loro di aspirare alla creazione di una famiglia e alla realizzazione di una vita autonoma, e molto spesso una volta terminati gli studi inizia un calvario composto da occupazioni occasionali mal retribuite, frustrazione e senso d’impotenza, destinato a protrarsi indefinitamente nel tempo.
Alla luce di questa situazione contingente non si può evitare di domandarsi come sia stato possibile arrivare fino a qui, senza che gli italiani abbiano manifestato durante il percorso una qualche reazione, senza che abbiano sentito la necessità di ribellarsi a qualcosa che veniva impropriamente spacciato come ineluttabile pur non essendolo affatto, senza che diventasse un bisogno immanente la necessità di dire basta.
“Una nazione di pecore non può che avere un governo di lupi”, recita una celebre frase del giornalista americano Edward R Murrow. Non esistono sicuramente dubbi sulla natura dei lupi che ci hanno condotto dove siamo adesso, così come è forte la consapevolezza che la scelta suicida di “farsi pecore” da parte degli italiani sia stata fra tutte quelle possibili in assoluto la più scellerata.
Fonte: Il corrosivo