Gli apparentamenti sono un orrore politico. Ammiro il M5S per la scelta di non farne e tanto meno dare indicazioni di voto.
Non capisco. Ci si presenta alle elezioni con un programma e su questo si chiede la fiducia ai cittadini, dopodiché saranno loro a decretarne il successo o meno.
C’è poco da capire, più semplice di così…
La scelta di correre in coalizione o da soli deve essere fatta prima. Il rischio, altrimenti, è di sbattere al vento il lavoro fatto illudendosi che con l’apparentamento ai propri voti andranno a sommarsi quelli dei nuovi arrivati.
A Lodi la coalizione di centro destra non ha trovato opportuno presentarsi unita alle elezioni per il nuovo sindaco, per le mille divergenze sorte nelle loro segreterie. Sono volate parole grosse e aperte ferite difficilmente rimarginabili. Cercare di far finta di nulla e ricompattarsi in vista di un ipotetico successo al ballottaggio è un errore di strategia politica che la candidata Casanova rischia di pagare a carissimo prezzo.
Dimmi Sara, cosa te ne fai dei voti di Maggi? A dividerti da Gendarini una manciata di preferenze che tranquillamente puoi recuperare senza alcun apparentamento, ma soltanto facendo leva su … lo sai bene cosa, è il tuo lavoro.
Il coraggio non si compra al discount, è vero, ma se ti candidi per guidare una Città devi averne di tuo. Quale segnale di insicurezza trasmetteresti in caso di apparentamento a chi ti ha dato fiducia? E in quale giunta ti toccherebbe lavorare accettandolo?
A segnare gli esiti di una campagna elettorale sono le persone e non i calcoli a tavolino.
Non sarà il ballottaggio del 25 giugno a decidere se puoi guidare la Città, ma la decisione che devi prendere, adesso.!
( A. M.)